L’altare di Papa Francesco nella chiesa di Zevio
Nella chiesa parrocchiale
Nella chiesa parrocchiale di Zevio, la ditta “Piero Zanella Srl Art and Science of Stone” con sede a Soave ha posizionato alcuni elementi in marmo che compongono il nuovo arredo liturgico del presbiterio. Gli stessi sono stati progettati, realizzati e donati dalla ditta per la visita pastorale di papa Francesco il 18 maggio 2024 allo stadio di Verona (nella foto), una scritta ne ricorda l’evento. Con il Concilio Vaticano II si è avuta una rotazione degli altari in modo che il sacerdote celebri la liturgia eucaristica rivolto verso l’assemblea escludendo, di fatto, quelli monumentali appoggiati alle pareti di fondo. Questo adattamento ha comportato l’utilizzo di altari mobili prevalentemente in legno facili da collocare in uno spazio a volte limitato.
Tale sistemazione si è protratta nel tempo per diversi motivi: progettuali, economici e relative autorizzazioni da parte di enti preposti. A distanza di anni la chiesa parrocchiale di Zevio ha i suoi elementi fissi: altare, ambone e cattedra corredati di un supporto per il cero pasquale e quattro sedute. Perché la sacralità della pietra è confermata nella tradizione cristiana quando Gesù chiama Simone come Kephas, Pietro, ma la pietra diviene Gesù stesso “la pietra che i costruttori avevano gettato via è diventata pietra d’angolo” (Mt 21,42; Mc 12,10; Lc 20,17).
Questo nuovo altare può essere consacrato dal vescovo con rito suggestivo che prevede l’unzione della mensa, il braciere d’incenso e l’inserimento di reliquie dei santi. Unico elemento decorativo è una fascia dorata simbolo della divinità. Con l’avvicendamento dei parroci, dagli anni sessanta in poi, il desiderio di avere un altare di pietra rimase opera incompiuta che si è concretizzata con don Luca Mainente. L’altare come elemento celebrativo ha origini molto antiche e si distingue da quelli pagani per la tovaglia che ricopre la mensa. Quando si entra in chiesa si è proiettati verso un centro da cui tutto si irradia e verso cui tutto converge: l’altare. Questo è il manufatto più importante perché lo si riverisce, lo si bacia, lo si incensa.
Il nuovo altare sarà consacrato dal vescovo di Verona Domenico il 30 giugno giorno successivo alla solennità dei santi Pietro e Paolo nel ricordo della dedicazione della parrocchia a san Pietro apostolo.
Nicola Longo