Maria Cristina Sona la prof della porta accanto

Maria Cristina Sona, la prof della porta accanto

Last Updated: 19 Maggio 2025

Docente di matematica ha insegnato anche alle Medie “Blu”

È stata la “prof” di matematica alla quale gli studenti hanno voluto bene. Era la prof che arrivava a scuola sempre in bicicletta. È la prof pervasa da un carico di umanità contagioso per la quale l’aspetto umano-educativo prevaleva quasi su quello di docente. È la prof che non disdegnava di parlare ai genitori dell’andamento scolastico dei loro figli mentre era in coda al bancone del supermercato. Era l’insegnante che aspettava fuori dalla chiesa, nel giorno della cresima, i suoi studenti per dare loro un beneaugurante bacio in fronte. Ma era anche l’insegnante di sostegno che non mancava, in caso di necessità, di recarsi a casa degli studenti seguiti.

Stiamo parlando di Maria Cristina Sona (nella foto), professoressa di matematica e scienze (e, a fine carriera, insegnante di sostegno) delle locali scuole medie Marconi, da alcuni anni in pensione, ma tuttora indimenticata da studenti (ormai diventati maggiorenni) e colleghi. «Non vorrei che qualcuno mi credesse una santa, al massimo sono una persona che ha fatto con una certa dose di impegno e dedizione il suo lavoro, forse si potrebbe anche dire, con un termine dialettale, che per la mia professione “me son un po’ strussià”» si schernisce, sorridendo, con il nostro giornale.

Figlia di Danilo e di Carlina Veronese, una delle mitiche impiegate del Ricamificio Automatico, cresce in via Adige per trasferirsi poi, al seguito della famiglia, in via Porto («Sì, è vero, sono una butela del Corno» ammette lei ricordando il nome popolare della via che mette in collegamento la piazza centrale di San Giovanni con l’Adige). Nel 1971 si diploma all’istituto magistrale Montanari e, dopo l’annata integrativa necessaria ai maestri per poter accedere all’università, si iscrive alla facoltà di matematica dove si laurea nel 1977. Appena diventata “prof”si dà da fare per trovare lavoro come insegnante, ma deve accontentarsi di qualche supplenza in giro per le scuole medie della provincia. Partecipando a un convegno entra però in contatto con le Sorelle della Misericordia, e inizia a lavorare all’istituto Lavinia Mondin dove, a cose fatte, insegnerà per cinque anni. Poi un concorso vinto le permette di entrare nella scuola pubblica e di trovare quasi immediatamente posto in paese alle medie ”Blu”. Qui insegnerà matematica e scienze per più di venticinque anni. Conclude la sua esperienza di docenza come insegnante di sostegno. «Era un passaggio, quello di dedicare la mia attività agli studenti “speciali”, che volevo assolutamente fare e devo dire che è stata una esperienza profonda e indimenticabile» dice Maria Cristina.

La “medaglia” più bella, in aggiunta al caloroso affetto dei suoi ex studenti, le viene dalla professoressa Erica Baldelli, dirigente dell’IC2 che Il Sentiero ha voluto sentire: «Ho avuto ed ho grande stima della professoressa Maria Cristina Sona per l’impegno profuso e la totale dedizione dimostrati nell’attività didattica e in particolare in quella di insegnante di sostegno» dichiara la preside Baldelli. Per la “prof della porta accanto”, una specie di onorificenza al merito.

Renzo Gastaldo

(Nelle foto in basso Maria Cristina Sona con i colleghi)

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