Giovanni Rana finanzia il restauro della chiesetta di Sorio
Un contributo significativo per i lavori dal re mondiale della pasta fresca
Alla Festa di Sorio, anche quest’anno fatta soprattutto di accorata partecipazione popolare (si stima che nei due giorni, più di mille lupatotini vi abbiano preso parte), la ciliegina sulla torta ce l’ha messa lui, Giovanni Rana (nella foto con il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello), re mondiale della pasta fresca. Il presidente del Comitato, Giovanni Turra, ha reso noto che l’industriale ha messo a disposizione del sodalizio «un contributo significativo che permetterà di mettere in cantiere la parte iniziale delle opere previste dal progetto complessivo di sistemazione del sacello cinquecentesco».
Ricordiamo che l’intervento complessivo prevede una spesa superiore ai 100mila euro per la sistemazione del tetto, il rifacimento di canali, il consolidamento dell’abside e delle strutture portanti, l’impianto elettrico e il restauro degli affreschi. Il cavalier Rana, presente alla cerimonia di ringraziamento, ha commentato semplicemente che «il Comitato, per la sua dedizione e attaccamento alla chiesetta (nella foto), si meritava quel contributo e la Fondazione Rana ha deciso di appoggiare il progetto».
L’importo erogato dalla Fondazione Rana non è stato reso pubblico. Il Comitato fa però sapere che tale contributo, sommato alla “musina” del Comitato stesso (messa da parte grazie alle iniziative attuate nei vari anni e alle offerte spontanee della gente) consentirà di fare fronte all’esborso relativo alla prima fase dei lavori. «Questo primo ambito di lavori, secondo il progetto predisposto dall’architetto Sergio Martin, prevede una serie di interventi di rinforzo della struttura portante dell’edificio che, attraverso l’iniezione di un particolare tipo di resine nella zona immediatamente esterna dell’edificio sacro, dovrebbe portare al risultato di bloccare il lento processo di cedimento in corso della parete est che rischia di trascinare anche il presbiterio», spiega Beniamino Anderloni, segretario del Comitato. «All’interno della chiesa è invece necessario procedere alla sistemazione delle travi dell’abside e al completo rifacimento dell’impianto elettrico» aggiunge Anderloni.
«I lavori conclusivi riguarderanno invece il restauro degli affreschi seicenteschi che si trovano all’interno dell’oratorio» conclude Anderloni, il quale coglie l’occasione per ricordare che eventuali offerte per il restauro del piccolo santuario devono essere indirizzate sul conto corrente della parrocchia di San Giovanni Battista con causale “Restauro chiesetta Sorio”.
Renzo Gastaldo